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Esplicitazione Del Proprio Pensiero

A chi scrive è stato necessario abbastanza spesso, per motivi sia professionali (insegnamento) che personali, avere la necessità di una migliore EsplicitazioneDelProprioPensiero, ovvero, banalmente, di impadronirsene in modo esplicito.

Per EsplicitazioneDelProprioPensiero non si intende qualcosa di particolarmente esoterico, quanto semplicemente la capacità di spiegarsi.

Beh' sappiamo tutti che a volte spiegarsi e mettere ordine nei popri pensieri è sia difficile che indispensabile.

BrainVizing cerca di facilitare l'EsplicitazioneDelProprioPensiero attraverso schemi di strutture gerarchiche e mappe.

Le alternative allo schematizzare, ovvero, a che cosa lo schematizzare dovrebbe essere alternativo

La parola...

La forma semplice (nel significato più nobile di strumento efficace, versatile e potenzialmente alla portata di tutti) di EsplicitazioneDelProprioPensiero è la parola.

La parola è sicuramente lo strumento più potente di EsplicitazioneDelProprioPensiero.

Questa forma è semplice perchè lineare: le parole vengono una dopo l'altra. E' compito di chi ascolta, se vuole comprenderci, ricostruire il senso del pensiero da cui queste parole originano. Questa interazione, induce in chi parla il tentativo di rendere il proprio pensiero più chiaro.

... ovvero la letteratura

Scrivere è (forse) una variante del parlare, ed è una variante ben nota e diffusa.

La parola permette l'EsplicitazioneDelProprioPensiero attraverso una esposizione incrementale: assumendo che la sequenza delle parole espliciti davvero il proprio pensiero, potete, in linea di principio, aggiungere parole indefitamente...
Questa è la meraviglia della parola, ovvero della letteratura. Certo, bisogna anche saper contenere le proprie parole... ma è convinzione di chi scrive che le forme letterarie (dai generi alle figure retoriche) sono tutti i contenitori adatti che l'uomo ha finora scoperto.

Ad uno scrittore, ed esempio, l'EsplicitazioneDelProprioPensiero riesce meglio, ad esempio, attraverso la scrittura di un romanzo o, più raramente, di un racconto, che non, probabilmente, attraverso una conferenza, una lezione o un BrainVizing.

Nota è l'enfasi degli appassionati del genere, nel sostenere, ad esempio, che il Noir è uno formidabile strumento di esplorazione e comunicazione del mondo moderno.

Chiaramente, più è costringente la forma, meno è concessa l'esposizione incrementale: un aforisma rimane memorabile se completamente integro, ad un poema potete apportare un discreto numero di modifiche senza che per questo il senso comunicato ne ristenta.

Tutti noi, in ogni caso siamo potenzialmente esposti alla capacità comunicativa della parola.

Gli ideogrammi

Diciamo che è solo una suggestione e che la mia ignoranza mi impone di citarli solo come ipotesi...

Schematizzare

Uno schema in grado di comunicare presuppone una disposizione ottimale degli elementi che lo compongono.

La scarsa diffusione dello schematizzare come strumento di EsplicitazioneDelProprioPensiero, è dovuto al fatto che dare una disposizione ottimale allo schema, senza sapere prima come è fatto, è difficile e che, senza disposizione ottimale, lo schema non comunica nulla.

L'esposizione incrementale del proprio pensiero attraverso uno schema, richiederebbe insomma, per essere praticabile, la continua revisione dello schema stesso: BrainVizing è costruito proprio su questa ipotesi.

Per sfruttare al meglio possibilità e limiti dello schematizzare è necessario, però, acquisire esperienza su come BrainVizing permetta la creazione di mappe, ovvero del funzionamento di GraphViz. Oltre a ciò che viene riportato qui, è utile fare riferimento alla pagina riassuntiva della documentazione su GraphViz.

In ogni caso, anche se possono verificarsi esempi (anche notevoli) di successo nell'utilizzo di GraphViz per l'EsplicitazioneDelProprioPensiero bisogna guardarsi bene dagli artefatti.

Ad esempio, usato nella sua modalità normale, BrainVizing genererà sempre degli schemi che tenderanno ad avere una StrutturaGerarchica, ma questo è un Artefatto del fatto (!) che BrainVizing utilizza, se non indicato diversamente, dot, ovvero un algoritmo che dispone gli elementi secondo, appunto, una StrutturaGerarchica.

Se vuoi comprendere cosa questo significhi continua a leggere...

Come vengono disposti gli elementi dello schema

GraphViz implementa diversi algoritmi (ovvero logiche) di disposizione (layout in inglese) degli elementi: dot, neato, [fdp], [twopi], [circo] e [sfdp]. Ogni algoritmo ha una propria euristica, ovvero un metodo di ricerca e di individuazione della disposizione ottimale. Come ogni euristica, ciascuna di esse è questionabile.

L'algoritmo sicuramente più direttamente fruibile, utilizzato normalmente da BrainVizing, perché assume una StrutturaGerarchica, è dot.
In alternativa a dot, se si vuole visualizzare una Mappa, l'algoritmo da usare è neato.

L'accesso ai diversi algoritmi e alle loro opzioni, richiede di inserire le IstruzioniChePermettonoDiControllareDirettamenteGraphviz: oltre alla conoscenza di GraphViz è necessario sperimentare.